Salve Maria

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CATEGORIA FILM
Maria affronta la maternità a 34 anni mettendo un inevitabile freno alla sua attività di scrittrice. Un tragico fatto di cronaca comincia intanto a ossessionarla: una donna di nome Alice ha affogato i suoi gemelli di 10 mesi nella vasca da bagno. È un momento di svolta, che costringe Maria di fronte alle sue responsabilità e al suo nuovo ruolo nel privato e nel pubblico. Scrivere della storia di Alice potrebbe salvarla come anche inghiottirla in un vortice distruttivo.
La prima impressione di una madre che sogna di uccidere il proprio figlio appena nato è quella di un orrore insindacabile. Ma per la regista spagnola Mar Coll è un invito a comprendere empaticamente ciò che avviene nella vita intima di donne che non soddisfano le canoniche caratteristiche della madre amorevole che la società dà per scontate. Donne e madri che cercano di esorcizzare il loro dramma interiore, anche e soprattutto quando trascurate e lasciate da sole. Così Salve Maria si contrae in una morsa angosciosa, alla ricerca dell’empatia per una donna che cerca se stessa anche quando il mondo le ha messo addosso un’altra maschera.

REGIA

Mar Coll è nata a Barcellona nel 1981. È sceneggiatrice e regista. Ha vinto il Premio Goya per la miglior regia per il suo esordio Three Days with the Family (2010), oltre che il Premio Gaudí e il Premio Biznaga de Plata al Festival di Malaga. Per il suo secondo film, We All Want What’s Best for Her del 2013, ha ricevuto la nomination per Miglior Regia e Miglior Sceneggiatura ai Premi Gaudí. Dopo la regia per le serie Killing the Father (2018) e This is not Sweden (2023), torna alla regia cinematografica dopo 11 anni per Salve Maria, presentato al Locarno Film Festival.
