di MARIO PIREDDA

Sceneggiatura Mario Piredda, Giovanni Galavotti / Con Nora Sitassi, Luciano Curreli, Piero Marcialis, Michele Atzori / Produzione Chiara Galloni, Ivan Olgiati

Italia – Francia 2019 / 97’
V.O. sott. ITA

01.12.2020

18:30

MYmovies

Efebo Prospettive

L’adolescente Anita suona la batteria per celare il rumore che fa il mondo fuori dalla sua stanza. Dopo la morte della madre a causa di una leucemia, vive col padre Jacopo anche lui ammalatosi della stessa patologia. L’urgenza di un trapianto e la paura di perdere anche l’altro genitore spingono la sedicenne a cercare lo zio Gaetano, unico potenziale donatore di midollo. Jacopo e Gaetano però non parlano da anni e soltanto Anita potrà convincerlo a fare le analisi necessarie. Ambientato in Sardegna, il dramma diretto da Piredda ci rivela una terra inquinata e patriarcale. L’agnello (che dà il titolo al film) orfano di madre e destinato a “campare poco” è probabilmente la trasposizione della stessa protagonista che invece lotterà con tutte le sue forze perché sulla morte trionfi la vita.

REGISTA

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Mario Piredda originario di Badesi (SS) dopo il diploma
si trasferisce a Bologna. Qui lavora free-lance come regista, operatore e montatore video e si laurea al Dams, indirizzo Cinema. Nel 2002 fonda, insieme all’associazione “Citoyens”, OrfeoTV dando vita al fenomeno delle telestreet. Nel 2005 vince il concorso “AVISA” (Antropologia Visuale in Sardegna) promosso dall’ISRE e gira il cortometraggio Il suono della miniera. Ha lavorato e contribuito alla realizzazione di numerosi cortometraggi, documentari, videoclips e servizi televisivi. Nel 2010 ha diretto il cortometraggio Io
sono qui vincitore del concorso per progetti cinematografici “Storie di Emigrati Sardi”. L’agnello è il suo primo lungometraggio.

© Chiara Galloni, Ivan Olgiati, 2019