Und dass man ohne Täuschung zu leben vermag (Of Living Without Illusion)

di
CATEGORIA FILM
Cronaca di un’estate afosa trascorsa nella periferia di una città che sembra trasformarsi in una fornace. Merit, Eva, Lion, Rose e David si muovono cautamente tra le loro relazioni conflittuali: parlano, si infuriano, si riavvicinano senza riuscire però a colmare le distanze. Le loro parole e i loro cuori faticano a reincontrarsi. Recitano a teatro e si cimentano nella prova generale delle loro vite. Il presente è tormentato dalla pressione inesorabile della paura del futuro e dalle tracce di violenza che, dal passato, continuano a turbare la loro quotidianità. Come “vedette malinconiche” che imparano a conoscere le zona d’ombra tra l’amore e l’odio – l’affetto e il disprezzo – essi vivono la triste gioia dell’essere stati traditi dall’amore senza per questo avere smesso di amare.
Una danza sull’orlo dell’abisso dei sentimenti, un racconto poetico e struggente sulla bellezza e la gravitas che sorgono dalla scoperta delle verità individuali.
REGIA

Nata nel 1990 a Basilea, ha studiato cinema alla HFBK di Amburgo e alla UdK di Berlino. I suoi cortometraggi – Theresa (2014), Flitterwochenkind (2015), Das Ei (2016), Rose (2019), Übermorgen Palermo (2020) – sono stati presentati in numerosi festival. Und dass man ohne Täuschung zu leben vermag è il suo primo lungometraggio.


