di
CATEGORIA FILM
Lili ha 14 anni e vuole fare sesso. Come, con chi, perché non lo sa. Durante un campeggio in roulotte con la famiglia a Biarritz esce per andare in discoteca col fratello più grande e incontra Bertrand, un uomo più maturo. Bertrand lo sa che Lili non ha nemmeno 16 anni, e che potrebbe portarle solo guai, ma si lascia convincere dalla fermezza di lei, incuriosita e generosa di ingenui ammiccamenti. Faranno sesso?
Breillat va oltre i classici conflitti che una sinossi del genere potrebbero sollevare, perché prende sul serio Lili e la sua capacità di capire quello che prova e quello che vuole. Si rifiuta di raccontare il rapporto fra lei e Bertrand come un rapporto di mera manipolazione dell’uomo più grande sulla ragazza più piccola, ma affonda il bisturi nelle contraddizioni e nei sentimenti che fanno capolino nonostante la differenza anagrafica. Fa infine il ritratto di una giovane donna che non può trovare in nessun adulto un modello di comportamento, e che quindi prende le misure della sua sessualità sul campo, rivelandosi autonoma, forte, distante dalle aspettative altrui.
REGIA

Regista, sceneggiatrice, scrittrice, attrice, è una delle voci più originali e coraggiose del cinema francese contemporaneo. Originaria di Breissuire, nella Nuova Aquitania francese, ha firmato il suo primo romanzo nel 1968, all’età di 17 anni: L’homme facile. Dopo alcune apparizioni in film come Ultimo tango a Parigi (1972) di Bernardo Bertolucci, e mentre collaborava, fra sceneggiature e montaggi, con nomi come Liliana Cavani, Federico Fellini, Marco Bellocchio e Maurice Pialat, ha esordito alla regia con Une vrai jeune fille (1976), che adattava il suo quarto romanzo, Le soupirail. Dopo Tapage nocturne (1979) e 36 fillette (1988), appare chiaro l’interesse della regista per il tema dell’esplorazione della sessualità e del rapporto fra le generazioni. A riconferma di ciò ci sono i film successivi, tra cui Romance (1999), À ma soeur (2000) e Anatomie de l’enfer (2003), titoli presentati (e premiati) in festival come Rotterdam, Edimburgo, Berlino e Cannes. I suoi film hanno visto la presenza di attrici importanti come Isabelle Huppert, Asia Argento, Yolande Moureau e Amira Casar. Nel 2012 il regista Luc Moullet le dedica un documentario, Catherine Breillat, la première fois. Più volte candidata alla Palma d’Oro a Cannes (con Une vielle maîtresse nel 2007 e L’été dernier nel 2023), ha presieduto la giuria di Locarno nel 2019.



