PANORAMA

di GIANLUCA ABBATE
Sceneggiatura Gianluca Abbate / Effetti sonori Virginia Eleuteri Serpieri, Marco Saitta
Italia 2014 / 7’
V.O.

29.11.2020

18:00

MYmovies

Efebo d'Oro Nuovi Linguaggi

Attraverso la tecnica del collage animato che contraddistingue le sue opere di video arte, Gianluca Abbate realizza una panoramica lunga 7 minuti che racconta il mondo iper – popolato in cui viviamo. Il primo capito di una trilogia dedicata alla società contemporanea e al rapporto tra uomo e città che mostra come non vi sia più spazio per il singolo, ma solo un fiume in piena di individui senza più proporzioni o spazio vitale.

REGISTA

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Gianluca Abbate è un regista di film sperimentali. Nel 2016, ha vinto il Nastro d’Argento per il miglior film d’animazione e nel 2015 il premio miglior cortometraggio al 32° Torino Film Festival
I suoi film sono stati proiettati in diversi festival e musei tra cui Ann Arbor e Chicago Underground Film Festival, al MAXXI e MACRO di Roma, al Museo di Arte Contemporanea
di Hiroshima, Mosca e Istanbul, a Palais de Tokyo di Parigi, all’Alternative Space LOOP di Seoul e proiettati sul canale televisivo ARTE France.

© Gianluca Abbate

LA NUIT VENUE

di FRÉDÉRIC FARRUCCI
Sceneggiatura Benjamin Charbit, Frédéric Farrucci / Con Guang Huo, Camélia Jordana, Xun Liang, Maurice Cheng, Tien Shue / Produzione Koro Films
France 2019 / 95’
V.O. sott. ITA

29.11.2020

18:30

MYmovies

Efebo Prospettive

Parigi. L’immigrato clandestino Jin si guadagna da vivere guidando illegalmente un taxi notturno. Appassionato DJ dI musica elettronica, durante uno deI suoi turni incontra laspogliarellista Naomi. Pianificando insieme la fuga, tra i due nascerà una storia di amore e pericolo. Qui al suo esordio, Farrucci ritrae attraverso il noir la capitale francese diversa da quella in cartolina, immergendo lo spettatore tra degrado e luci al neon. Gli attori non professionisti si muovono tra la mafia cittadina che ha dato vita a una schiavitù moderna basata sullo sfruttamento degli immigrati.

REGISTA

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Frédéric Farrucci ha scritto e diretto quattro cortometraggi di finzione: Entre les linges (selezionato ai Césars 2020), Sisu del 2015, Suis-je le gardien de mon frère? del 2012 e L’offre et la demande del 2008. Ha anche prodotto diversi documentari.
Night Ride (La nuit venue) è il suo primo lungometraggio.

© Koro Films, 2019

POPPIE NONGENA

di CHRISTIAAN OLWAGEN

Sceneggiatura Saartjie Botha / Dal romanzo Il lungo viaggio di Poppie Nongena di Elsa Joubert / Con Clementine Mosimane, Anna-Mart van der Merwe, Chris Gxalaba and Dawid Minnaar / Produzione Helena Spring Films

South Africa 2020 / 140’
V.O. sott. ITA

29.11.2020

21:00

MYmovies

Efebo d'Oro

Basato sul romanzo Il Lungo Viaggio di Poppie Nongena di Elsa Joubert, il film racconta la storia di Poppie, una donna sudafricana afrikaans/xhosa, la cui vita ruota attorno alla sua famiglia. Quando suo marito Stone si ammala ed è costretto a lasciare il lavorare, inizia la disperata lotta
di Poppie nel tentativo di rimanere
in un paese che la vede solo come un’immigrata da scacciare. Tra i bisogni dei suoi figli, la malattia del marito, e la rabbia della comunità sudafricana, che sfocia nelle rivolte per la libertà del 1976, Poppie sfida
lo Stato e le sue leggi repressive e ingiuste per amore della sua famiglia.

REGISTA

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Christiaan Olwagen è un pluripremiato regista i cui primi quattro film hanno dato un forte contributo all’industria sudafricana. La sua carriera parte nell’ambito teatrale dove ha lavorato ad opere come The Seagull, A Doll’s House, Who’s Afraid of Virginia Woolf e The House of Bernarda Alba, ricevendo il Rosalie Van der Gucht e lo Standard Bank Young Artist Awards. Il suo film più recente, Poppie Nongena, ha vinto 12 premi all’anteprima sudafricana, tra cui miglior sceneggiatura, miglior regista, miglior fotografia, migliori attori protagonisti, miglior montaggio e miglior film.

© Helena Spring Films, 2020

NEW WORLD

di GIANLUCA ABBATE

e VIRGINIA ELEUTERI SERPIERI

Sceneggiatura Gianluca Abbate, Virginia Eleuteri Serpieri / Musica Delete All by Panoram from The Question Ep (Wandering Eye 2017)

Italia 2017 / 8’
V.O.

30.11.2020

18:00

MYmovies

Efebo d'Oro Nuovi Linguaggi

Dopo la prima fortunata esperienza nel 2014, Gianluca Abbate e Virginia Eleuteri Serpieri tornano a collaborare raccontando, con psichedelici effetti visivi, la Festa del Lavoro. Una festa di musica, gioia e divertimento con centinaia di ragazzi che cantano e ballano tutti insieme.

REGISTA

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Gianluca Abbate è un regista di film sperimentali. Nel 2016, ha vinto il Nastro d’Argento per il miglior film d’animazione e nel 2015 il premio miglior cortometraggio al 32° Torino Film Festival
I suoi film sono stati proiettati in diversi festival e musei tra cui Ann Arbor e Chicago Underground Film Festival, al MAXXI e MACRO di Roma, al Museo di Arte Contemporanea
di Hiroshima, Mosca e Istanbul, a Palais de Tokyo di Parigi, all’Alternative Space LOOP di Seoul e proiettati sul canale televisivo ARTE France.

© Gianluca Abbate

JE VOUDRAIS QUE QUELQU’UN M’ATTENDE QUELQUE PART

JE VOUDRAIS QUE QUELQU’UN M’ATTENDE QUELQUE PART

di ARNAUD VIAD
Sceneggiatura Arnaud Viard, Thomas Lilti, Emmanuel Courcol, Vincent Dietschy / Dal romanzo Je voudrais que quelqu’un m’attende quelque part di Anna Gavalda / Con Jean-Paul Rouve, Alice Taglioni, Aurore Clément, Camille Rowe, Benjamin Lavernhe, Elsa Zylberstein / Produzione Easy Tiger, France 2 Cinéma

France 2019 / 89’
V.O. sott. ITA

30.11.2020

21:00

MYmovies

Efebo d'Oro

La festa per i suoi settant’anni sono per la vedova Aurore l’occasione per riunire la famiglia: il primogenito Jean-Pierre, la scrittrice Juliette – che sta scrivendo un testo il cui titolo è lo stesso che dà il nome al film nonché alla raccolta da cui è tratto – alla sua prima gravidanza, la fotografa ribelle Margaux e Mathieux. Tutti ad un punto chiave della loro vita che sta per essere segnata dalle scelte compiute da uno di loro. Je voudrais que quelqu’un m’attende quelque part è un film corale che segue le tappe cruciali della vita dei quattro protagonisti che sono poi quelle della vita di tutti. Fedele a quanto scritto da Gavalda, il racconto in immagini di Viard è attraversato da un continuo dualismo: nascita e morte, primo e ultimo, inizio e fine.

REGISTA

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Arnaud Viard, dopo la laurea in economia lavora a New York e Londra nel campo pubblicitario. Tornato a Parigi intraprende la strada del cinema anzitutto come attore e successivamente come regista di cortometraggi. Nel 2003 fonda la casa di produzione “Les 1001 Marches” e l’anno successivo realizza il primo lungometraggio Clara et moi. Al 2015 risale invece il suo secondo lavoro dietro la macchina da presa, Arnaud fait son 2e film.

© Céline Nieszawer, Easy Tiger

A BLACK JESUS

di LUCA LUCCHESI
Sceneggiatura Luca Lucchesi, Hella Wenders / Produzione Road Movies, NDRArte
Germania 2020 / 90’
V.O. sott. ITA

30.11.2020

21:00

MYmovies

Efebo Prospettive

Per anni il Cristo nero di Siculiana, in provincia di Agrigento, è stato portato in processione da personaggi locali di alto lignaggio scelti su base ereditaria. Questa volta è il diciannovenne ghanese Edward a proporsi come uno dei portatori della vara. Ciò crea scompiglio nella comunità, alimentando un profondo dibattito che sconvolge le prospettive identitarie di una delle feste religiose più sentite e ritualizzate del Mediterraneo. A Black Jesus è un’opera corale di un autore siciliano che da anni lavora in Germania e che riesce a guardare alla propria terra con uno sguardo che elude facili regionalismi assumendo un punto di vista dirompente, volto a mettere in discussione la nozione stessa di frontiera.

REGISTA

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Luca Lucchesi, vive e lavora da anni tra Berlino e Palermo. Dal 2010 si occupa di scrittura e regia per il cinema e la televisione tedesca. Nel 2013 fonda, insieme a Hella Wenders, la casa di produzione Wunderland Filme. Si dedica soprattutto al documentario e, negli ultimi anni, anche ai videoclip musicali. Al centro della sua opera è spesso il viaggio.
È stato aiuto regista di Wim Wenders e ha lavorato anche in qualità di direttore della fotografia per il cortometraggio del cineasta tedesco Notes from a Day in the Life of an Architect, presentato nel 2012 alla Biennale di Architettura di Venezia.

© Road Movies, NDRArte, 2020

SUPERMARKET

di GIANLUCA ABBATE
Sceneggiatura Gianluca Abbate / Effetti sonori Virginia Eleuteri Serpieri, Giuseppe D’Amato

Italia 2018 / 8’
V.O.

01.12.2020

18:00

MYmovies

Efebo d'Oro Nuovi Linguaggi

Un’atmosfera onirica caratterizza il secondo capitolo della trilogia di Gianluca Abbate sulla società contemporanea e il rapporto tra soggetto e paesaggio. Una voce femminile accogliente e pacata invita lo spettatore a rilassarsi completamente e ad abbandonarsi al rumore di fondo: il caos del mondo industrializzato popolato da persona di passaggio, turisti e negozi affollati. In un paesaggio tanto caotico, in cui lo spazio vitale sembra mancare, un repentino cambiamento avviene attraverso l’immersione dello spettatore in un ambiente sottomarino. Un mare inquinato che improvvisamente si arricchisce di microrganismi colorati e dove la voce ci invita a dormire.

REGISTA

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Gianluca Abbate è un regista di film sperimentali. Nel 2016, ha vinto il Nastro d’Argento per il miglior film d’animazione e nel 2015 il premio miglior cortometraggio al 32° Torino Film Festival
I suoi film sono stati proiettati in diversi festival e musei tra cui Ann Arbor e Chicago Underground Film Festival, al MAXXI e MACRO di Roma, al Museo di Arte Contemporanea
di Hiroshima, Mosca e Istanbul, a Palais de Tokyo di Parigi, all’Alternative Space LOOP di Seoul e proiettati sul canale televisivo ARTE France.

© Gianluca Abbate

L’AGNELLO

di MARIO PIREDDA

Sceneggiatura Mario Piredda, Giovanni Galavotti / Con Nora Sitassi, Luciano Curreli, Piero Marcialis, Michele Atzori / Produzione Chiara Galloni, Ivan Olgiati

Italia – Francia 2019 / 97’
V.O. sott. ITA

01.12.2020

18:30

MYmovies

Efebo Prospettive

L’adolescente Anita suona la batteria per celare il rumore che fa il mondo fuori dalla sua stanza. Dopo la morte della madre a causa di una leucemia, vive col padre Jacopo anche lui ammalatosi della stessa patologia. L’urgenza di un trapianto e la paura di perdere anche l’altro genitore spingono la sedicenne a cercare lo zio Gaetano, unico potenziale donatore di midollo. Jacopo e Gaetano però non parlano da anni e soltanto Anita potrà convincerlo a fare le analisi necessarie. Ambientato in Sardegna, il dramma diretto da Piredda ci rivela una terra inquinata e patriarcale. L’agnello (che dà il titolo al film) orfano di madre e destinato a “campare poco” è probabilmente la trasposizione della stessa protagonista che invece lotterà con tutte le sue forze perché sulla morte trionfi la vita.

REGISTA

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Mario Piredda originario di Badesi (SS) dopo il diploma
si trasferisce a Bologna. Qui lavora free-lance come regista, operatore e montatore video e si laurea al Dams, indirizzo Cinema. Nel 2002 fonda, insieme all’associazione “Citoyens”, OrfeoTV dando vita al fenomeno delle telestreet. Nel 2005 vince il concorso “AVISA” (Antropologia Visuale in Sardegna) promosso dall’ISRE e gira il cortometraggio Il suono della miniera. Ha lavorato e contribuito alla realizzazione di numerosi cortometraggi, documentari, videoclips e servizi televisivi. Nel 2010 ha diretto il cortometraggio Io
sono qui vincitore del concorso per progetti cinematografici “Storie di Emigrati Sardi”. L’agnello è il suo primo lungometraggio.

© Chiara Galloni, Ivan Olgiati, 2019

EFFETTO DOMINO

di ALESSANDRO ROSSETTO
Sceneggiatura Caterina Serra, Alessandro Rossetto / Dal romanzo Effetto Domino di Romolo Bugaro / Con Diego Ribon, Mirko Artuso, Maria Roveran, Nicoletta Maragno / Produzione Jolefilm, Rai Cinema

Italia 2019 / 104’
V.O.  sott. ITA

02.12.2020

18:30

MYmovies

Efebo d'Oro

Franco Rampazzo è un impresario edile che decide, insieme al suo fido collega geometra Gianni Colombo, di investire nel business della vecchiaia, attraverso la conversione di grandi alberghi abbandonati in residenze di lusso per pensionati facoltosi di ogni parte del mondo. Un vero e proprio “paradiso senza Dio” e senza morte in cui si inseriscono inaspettatamente uomini più ricci e potenti che non si fanno scrupoli a calpestare i piccoli imprenditori e i loro progetti. Una storia dura e dolorosa che, ispirandosi all’omonimo romanzo di Romolo Bugaro, affronta il progressivo invecchiamento dei paesi occidentali e il crollo del settore edilizio che porterà, proprio come nel gioco del domino, al successivo ed inevitabile precipitare degli eventi.

REGISTA

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Nato a Padova il 21 Marzo 1963, Alessandro Rossetto ha studiato cinema e antropologia a Bologna e Parigi. Autore cinematografico, regista e direttore della fotografia-operatore alla macchina, è stato considerato uno dei maggiori documentaristi europei della sua generazione ed è produttore e docente di cinema. Nel 2013 il suo lungometraggio di finzione Piccola Patria è stato presentato in concorso nella sezione Orizzonti della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

© Jolefilm, 2019

METAMORPHOSIS IN SLAUGHTERHOUSE

METAMORPHOSIS IN SLAUGHTERHOUSE

di JAVAD DARAEI
Sceneggiatura Javad Daraei / Con Saeed Ahmadi, Fariba Talebi, Sarina Yousefi, Fariba Torkashvand, Farahnaz Manafizaher / Produzione Mehdi Koohzadeh
Iran – Germania – Canada 2020 / 80’
V.O. sott. ITA

02.12.2020

21:00

MYmovies

Efebo Prospettive

Il villaggio in cui Shadi vive è lo stesso che l’ha resa orfana di entrambi i genitori. Accusati dell’omicidio di Hasti, compagna di giochi della figlia, i due sono stati uccisi per vendicarne la morte. Adottata dallo zio, la piccola Shadi deve fare i conti con l’emarginazione cui è costretta dagli abitanti del villaggio, a cominciare dall’ambiente scolastico. Metamorphosis in Slaughterhouse racconta la crudeltà del farsi giustizia da sè e le ripercussioni sociali e psicologiche sul singolo. Lo fa attraverso gli occhi verdi e limpidi di chi, da innocente, ne paga il prezzo più alto.

REGISTA

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Javad Daraei, regista iraniano, sceglie la strada del
cinema subito dopo gli studi liceali. Dopo i cortometraggi I don’t like her (2016) e Limit (2017), Metamorphosis in Slaughterhouse (2019) è il suo esordio al lungometraggio. Curando ogni aspetto della realizzazione dei suoi film, dalla scrittura alla post produzione, Daraei sostiene una filosofia (e pratica) cinematografica: la possibilità di creare prodotti di alta qualità a basso budget.

© Mehdi Koozadeh, 2019